Il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine Organizzazione Produttori, è una società che, nata nel 1976, ha unificato le varie cooperative di pescatori locali che, in quegli anni, operavano in modo indipendente e talvolta in concorrenza. Attualmente il Consorzio raggruppa quattordici cooperative e globalmente gli addetti organizzati nella società sono circa 1450 e tra questi circa 700 sono donne. La nostra azienda rappresenta la maggiore impresa in termini di occupati di tutta la Provincia di Rovigo, con un fatturato annuo di circa 50.000.000 di euro.
Il nostro punto di forza è offrire molluschi prodotti dai nostri allevatori, in tal modo la qualità di filiera è costantemente garantita. Un moderno ed attrezzato impianto di depurazione e confezionamento fa in modo che in poche ore i molluschi dal mare raggiungono tutti i mercati italiani assicurando la freschezza e la genuinità del prodotto fornito. Grazie ad un attrezzato parco automezzi di nostra proprietà raggiungiamo anche i principali mercati Europei.
La nostra azienda ha come principale obiettivo di preservare e valorizzare il nostro territorio, rendendolo il più possibile produttivo sempre nel rispetto delle norme ambientali e di garantire al consumatore la genuinità e la specificità dei prodotti forniti. Punta ad orientare nuove strategie di sviluppo produttivo sia a livello nazionale che internazionale.
Il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine gestisce l’intera filiera produttiva della vongole verace: dal preingrasso in speciali strutture della semina proveniente dagli schiuditi, l’immissione del novellame nei vivai lagunari, il controllo e monitoraggio durante la crescita dei molluschi, la raccolta delle vongole, il trasporto agli impianti di depurazione, la depurazione stessa di tutti i molluschi, il loro idoneo confezionamento, la consegna con propri mezzi o con trasportatori a tutti i principali mercati ittici italiani nonché ad importanti clienti spagnoli, inglesi, olandesi e francesi.
l Consorzio punta decisamente sulla produzione di alta qualità. Si è così riusciti a far inserire “la cozza di Scardovari” e “la vongola del Polesine” nell’Albo dei prodotti tradizionali italiani con D.M. del 18.07.2000 del Ministero delle Politiche Agricole e si è registrato il proprio marchio d’impresa presso il Ministero delle attività produttive.
Nel 2013 è stato riconosciuto il primo DOP italiano per molluschi per la “Denominazione di Origine Protetta della cozza di Scardovari”, oltre alla certificazione “Biologica” per la cozza e la vongola verace prodotta in Sacca di Scardovari e per la cozza proveniente dagli allevamenti a mare, la certificazione IFS (International Food Standard) e per ultima nel corso del 2022 il Consorzio ha ottenuto la certificazione del “Disciplinare di Acquacoltura Sostenibile” riconosciuto dal MASAF ai sensi dell’art. 4 comma 3 del D.M. 04/03/2011 n. 4337 e successive modifiche ed integrazioni.
Preparazione
Ponete in una padella 4 cucchiai di olio evo e soffriggete gli spicchi d’aglio, sbucciati e schiacciati. Aggiungete le vongole in padella dopo averle lavate, bagnate con il vino e proseguite la cottura, a fuoco medio, per un paio di minuti finché il vino sarà completamente evaporato. Coprite con il coperchio e cuocete per altri 2 minuti. Quando tutte le vongole saranno bene aperte aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato, fatele saltare un paio di volte e le vostre vongole alla pescatora saranno pronte per essere servite!
Ingredienti
Dosi per 4 persone, difficoltà bassa, preparazione 5 min, cottura 10 minuti.
In questo ultimo periodo il nostro comparto sta affrontando una grave crisi economica e sociale dovuta alla drammatica situazione legata all’emergenza granchio blu che repentinamente ed in maniera incontrollata ha devastato l’attività di molluschicoltura nell’area Polesana, sta provocando e diverrà a brevissimo una catastrofe anche a livello economico e soprattutto occupazionale. I mesi a venire saranno duri, auspico in un aiuto da parte degli Enti competenti ed un sostegno da parte dello Stato, al quale la Regione del Veneto ha chiesto lo “Stato di Emergenza”. Spero vivamente nella risoluzione e in nuove opportunità che noi stessi stando uniti e collaborando possiamo creare, con l’indispensabile sostegno degli Enti, per la nostra terra e per la nostra gente, perché qui si vive di pesca ed acquacoltura, per la quale abbiamo ottenuto il marchio di acquacoltura sostenibile.